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Gli sprechi nella produzione: cosa sono

Possiamo considerare gli sprechi nella produzione tutte quelle attività che assorbono energie o tempo e che non creano valore. Per cui l’obbiettivo principale per ottimizzare ogni processo, riducendo gli sprechi nella produzione, è trovare soluzioni tutte le volte che nei passaggi si registrano frizioni, con conseguenti rallentamenti, che si oppongono agli sforzi fatti per creare valore e ottenere il miglior risultato in termini di profitto.

Gli sprechi nella produzione: cosa fare

Una delle possibili soluzioni è la ”lean manufacturing”, la produzione snella, che punta a ridurre scientificamente gli sprechi. Questo si può ottenere solo attraverso un processo di miglioramento continuo, messo in pratica da tutti i componenti aziendali che devono collaborare tra loro. Secondo i canoni della produzione snella ci si deve concentrare su tre concetti fondamentali:

1 – Flusso di valore, cioè tutti i processi utili per portare il prodotto finito al cliente

2 – Valore, quello che il cliente è disposto a pagare per trarre beneficio dal bene o dal servizio

3 – Sprechi, che si traducono in perdite di tempo e di risorse senza portare valore al cliente

Occorre puntare con tutte le risorse all’obiettivo di eliminare i mali che sono alla base degli sprechi nel sistema produttivo, ovvero irregolarità e sovraccarico. Eliminare gli sprechi significa eliminare il superfluo, intervenire sula irregolarità della domanda e gestire al meglio il magazzino

Gli sprechi nella produzione: eliminarli dipende tutto dalla organizzazione

Organizzando e allineando il magazzino alla produzione, perché ci sia sempre il giusto quantitativo di materiale quando serve, evita stock eccessivi. L’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso al servizio della produzione. Bisogna pertanto distinguere tra spreco evitabile, naturalmente con l’impegno di tutti, e spreco inevitabile, il quale può essere solo ridotto. Vediamo dove e come intervenire.

Gli sprechi nella produzione: gli interventi

Occorre ridurre al minimo gli sprechi da trasporto e lo si fa avvicinando le postazioni e disponendole in serie. Aggiungendo, inoltre, sistemi di segnaletica orizzontale e verticale e di visual management per delimitare le zone a rischio. Lo stesso va fatto con le scorte, poiché avere troppa materia prima in magazzino vuol dire sprecare risorse inutilmente. Invece, lasciare che manodopera specializzata processi, gestisca e sistemi le scorte è un’ottima mossa.

Anche limitare i movimenti non necessari di macchine e uomini intorno a un'operazione rientra nell’ottimizzazione delle procedure. Naturalmente, è importante applicare un piano costante per la manutenzione delle attrezzature per assicurare una maggiore longevità ed il funzionamento ottimale.

Un programma che unisca le tempistiche del processo umano con quello dei macchinari, permette di bilanciare i processi lavorativi. In base al workflow, che serve a eliminare i tempi di attesa, va evitato che un operaio sia costretto ad attendere la disponibilità di un materiale, o che un macchinario resti fermo perché ritardano i processi precedenti. Mai perdere di vista, inoltre, quelo che il cliente veramente vuole, poiché l’elaborazione eccessiva del prodotto non espressamente richiesta è fonte di spreco.

Infine, occorre individuare e limitare i difetti, gli scarti e i prodotti non conformi. Tutte le volte che il difetto è tanto grave da rendere il prodotto finito uno scarto, per non incorrere nei costi e nei tempi per la rimessa in produzione da zero, è meglio lasciare perdere.