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Igiene in casa: quali sono i metodi della nonna non più validi (e come correre ai ripari)

Negli ultimi anni sono tornati in auge i rimedi della nonna per pulire casa.

Complice la volontà di casalinghi e casalinghe sempre più coscienziosi di prestare attenzione alla propria salute e a ridurre l’emissione di sostanze nocive per l’ambiente, oggi infuria una lotta tra metodi naturali e prodotti tecnologici di ultima generazione.

Ma quali di questi sono davvero efficaci? Quali sono gli accorgimenti da adottare per avere una casa pulita e igienizzata, soprattutto in questo particolare periodo?

Nel corso di questo articolo sfateremo alcuni miti in cui molti di noi hanno sempre creduto, e vedremo anche le ultime soluzioni proposte dal mercato per aiutarci a mantenere ordine e pulizia con il minimo sforzo.

Leggende metropolitane sui rimedi della nonna

Tutti noi abbiamo provato a rifarci ai metodi casalinghi più tradizionali servendoci magari di prodotti naturali che già avevamo in casa, nel tentativo di risparmiare e di evitare di utilizzare agenti chimici troppo aggressivi o tossici. Tuttavia, nonostante la ferma convinzione che i trucchi della nonna siano infallibili, ci sono alcuni esempi che dimostrano il contrario, ed ecco che alcune certezze inequivocabili crollano davanti alle consapevolezze moderne.

Il primo mito da sfatare riguarda un prodotto comunemente considerato detergente universale e multiuso: l’aceto.

Contrariamente a quanto si pensa e le nostre mamme e nonne ci hanno sempre raccontato, l’aceto non è adatto a pulire qualsiasi tipo di superficie.

Se, infatti, da una parte è vero che l’azione dell’acido acetico sia impeccabile nell’igienizzare e abbia anche un potere disinfettante, bisogna ricordare che stiamo parlando di una sostanza anche parecchio aggressiva.

Per questo motivo, non dovrebbe essere applicata su superfici delicate come il marmo o pietre di tipo granitico, e nemmeno sulla gomma che compone le guarnizioni: l’aceto potrebbe corroderle e danneggiarle. Il suo uso è invece perfetto per superfici come il vetro e i sanitari del bagno, poiché aiuta a sciogliere il calcare.

Un’altra convinzione che deve essere smontata chiama invece in causa i guanti di gomma. È bene non affidarsi eccessivamente a questi dispositivi per la protezione delle proprie mani, poiché possono addirittura essere più sporchi dell’ambiente che dobbiamo pulire.

Se avete presente la sensazione di umido e sudore che si avverte quando si portano i guanti di gomma per un po’ di tempo, vi riuscirà facile immaginare quanto queste condizioni possano essere favorevoli alla proliferazione di batteri e germi. I guanti di gomma sono efficaci per proteggere le nostre mani soltanto se si mantengono sempre asciutti, e per fare questo possiamo adottare un accorgimento: metterli a bagno in acqua bollente con del detersivo per circa un quarto d’ora e poi lasciarli asciugare prima di utilizzarli.

In ultimo, parliamo della coca-cola, che molti di noi utilizzano per sbloccare lo scarico del gabinetto quando intasato. In effetti questo liquido, specie se vi si sciolgono le classiche caramelle alla menta, crea una miscela davvero esplosiva, efficace nel sciogliere l’ingorgo.

Tuttavia, bisogna anche considerare gli effetti collaterali che questo rimedio può comportare: il liquido può aggredire i tubi fino a danneggiarli, motivo per cui sarebbe meglio ricorrere all’acqua calda, e sfruttare la forza di gravità versandola ad un metro di altezza, che produrrà un’energia sufficiente a sbloccare lo scarico.

La tecnologia arriva in soccorso: gli aspirapolvere di ultima generazione

I rimedi della nonna sono tornati di moda, questo è vero, ma non hanno riconquistato il loro antico splendore. Ciò è dovuto alle innovazioni avvenute in campo tecnologico che hanno permesso la diffusione sul mercato di elettrodomestici come l’aspirapolvere, che permettono di pulire rapidamente superfici estese con una minima fatica. Ad oggi ne esistono davvero tantissimi modelli, adatti a soddisfare le esigenze di ogni uomo o donna di casa, ma tutti hanno in comune l’essersi affermati come attrezzo irrinunciabile per le pulizie domestiche.

120 anni dopo la comparsa del primo modello, gli aspirapolvere moderni si sono evoluti in modo impressionante, passando da quelli col sacco ai primi esemplari di robot, arrivati negli anni 2000.

La grande novità che ha determinato il successo di questi elettrodomestici è la completa automatizzazione del processo di pulizia: i robot sono infatti in grado di muoversi autonomamente, evitando gli ostacoli grazie a sensori e telecamere incorporati, consentendo un incredibile risparmio di tempo e fatica.

Altri tipi di aspirapolvere sono le scope elettriche, studiate per essere sempre più leggere e maneggevoli. Si utilizzano senza sacco e adottano una tecnologia ciclonica, cosiddetta perché sfrutta l’energia prodotta dalla forza centrifuga per pulire il pavimento e purificare l’aria.

Un altro passo avanti importante è stato il passaggio alla batteria ricaricabile al litio, che ha permesso di dare vita a dei modelli cordless, che eliminano l’ingombro del filo di collegamento alla corrente e la limitazione che questo causa nei movimenti.

Infine, se disponiamo di tempi particolarmente ridotti da dedicare alle pulizie, i modelli più innovativi (tra cui alcuni robot) includono anche la funzione lavapavimenti. In questo modo, si potrà avere un unico elettrodomestico che si occupa di aspirare, pulire e lavare le superfici.