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Grondaie in rame: a cosa servono?

Le grondaie sono da considerarsi come una forma di protezione di un edificio, probabilmente la prima e la più importante. Un’assenza di manutenzione infatti, può causare il gocciolamento dell’acqua piovana lungo le pareti dell’edificio stesso, causando una serie di conseguenze anche molto gravi. Una corretta opera di pulizia, può sicuramente preservare più a lungo le grondaie in rame Roma, ma nonostante questo periodicamente la sostituzione si rende necessaria. Cerchiamo di capire meglio la situazione.

Grondaie in rame: a cosa servono? Come anticipato, le grondaie in rame (vedi quelle di Opera Lattoneria Roma), rappresentano una sorta di scudo per l’edificio, ovvero una protezione contro gli effetti potenzialmente devastanti che il gocciolamento dell’acqua piovana può generare.

Quando non viene prestata una corretta opera di pulizia infatti, le foglie e i detriti portati dal vento si accumulano, impedendo quello che è il normale deflusso di tale acqua, fino al traboccamento. Quando questo accade, ovviamente l’acqua comincia a gocciolare lungo le pareti dell’edificio stesso, e a lungo andare le conseguenze possono essere davvero gravi. I primi tempi gli effetti non saranno particolarmente rilevanti, ma con il tempo l’acqua può penetrare nei muri fino all’interno delle abitazioni.

All’inizio si creeranno delle macchie di umidità, ma trascurando la situazione possono generarsi anche delle muffe. Le conseguenze che tali formazioni possono avere sulle persone, meriterebbero un capitolo a parte. Basti però sapere che possono essere potenzialmente molto pericolose, soprattutto in quei soggetti particolarmente sensibili come gli allergici, oppure sui bambini e le persone anziane.

Grondaie: materiali Come facilmente intuibile, le grondaie possono essere realizzate con più tipologie di materiali, ognuno di questi con i suoi pregi, i suoi difetti e costi sul mercato differenti. I principali utilizzati sono il PVC, l’alluminio, l’acciaio e il rame. Vediamone i pro e i contro.

PVC. Questo materiale plastico, solitamente è scelto per la sua economicità. Ma come spesso accade, spendendo meno, si ottiene meno. Il materiale infatti, nonostante presenti una buona tolleranza alle variazioni di temperatura stagionali, risulta nel tempo piuttosto fragile e soggetto a rotture. In altre parole, il costo dei numerosi interventi di manutenzione necessari, potrebbero annullare il beneficio del risparmio in fase di acquisto.

Alluminio. Nel caso dell’alluminio, la vita utile in termini di anni, è sicuramente maggiore rispetto al PVC. A favore di questo materiale gioca anche il fatto che sia facile da lavorare, perché duttile. A sfavore sicuramente un costo maggiore, probabilmente troppo vicino a quello di materiali molto più performanti.

Acciaio. In questo caso, l’acciaio INOX è un materiale con una buona vita utile, in grado di resistere bene alle intemperie. Tra i contro sicuramente il costo di acquisto piuttosto alto, è una difficoltà d’installazione, perché è un materiale molto rigido e difficoltoso da lavorare.

Rame. Sicuramente il rame rispetto ad altri materiali, risulta più costoso, ma probabilmente è quello che offre il miglior rapporto qualità/prezzo/vita utile. Il rame dura molto a lungo negli anni, e se le grondaie vengono correttamente pulite, può arrivare anche a 50 anni. Inoltre il rame presenta un’altra caratteristica positiva, ovvero la sua duttilità, che ne rende semplificata l’installazione.

A completare il quadro, è molto gradevole alla vista, soprattutto dopo qualche tempo quando si crea la patina protettiva dell’ossido. Come sostituire le grondaie Qualsiasi sia il materiale scelto per le grondaie, queste necessitano di personale qualificato per l’installazione. Sono assolutamente da sconsigliare infatti le soluzioni fai da te. In primo luogo perché montare una grondaia in quota, senza le dovute protezioni, può essere molto pericoloso. In secondo luogo, l’opera di installazione deve essere eseguita a regola d’arte. In caso contrario, con il tempo potrebbero nascere delle rotture nelle giunzioni, costringendo ad interventi successivi, e facendo di conseguenza ulteriormente aumentare i costi per la sostituzione.