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Scegliere le lame a nastro per la segatronchi

Le seghe a nastro verticali sono strumenti molto interessanti per chi apprezza il bricolage e la lavorazione del legno. Non sono neanche molto difficile da usare, soprattutto se si ha un minimo di esperienza con le lame a nastro per segatronchi (come quelle che trovi su crocoblade.com). In ogni caso può essere utile capire come muoversi quando si accende per la prima volta una macchina, anche per evitare di fare un acquisto che non è adatto al nostro scopo. Può essere infatti molto frustrante cercare di fare un lavoro per scoprire che sarebbe bastato cambiare un pezzo per ottenere il risultato desiderato. Di solito è sufficiente scegliere una sega a nastro delle dimensioni giuste.

Innanzitutto si deve capire quali sono le dimensioni della macchina che ci occorre. I parametri più importanti sono la portata, c’è la profondità del taglio possibile e lo spessore massimo per il legno. Di solito quelle che si trovano in commercio per uso non professionale raggiungono i 25 cm di profondità e non riescono a trattare tavole più spesse di una decina di centimetri.

Le seghe a nastro possono essere con il motore a velocità fissa oppure regolabile e diciamo che più è sottile la lama che si deve usare, minore dovrà essere la velocità massima s consentita. Se volessimo dedicarci ad un lavoro di precisione dovremmo prendere macchine relativamente lente.

La scelta migliore in generale è optare per una macchina che consenta un cambio abbastanza rapido dei nastri, in modo tale da poter scegliere tra tre o quattro tipi differenti, perché larghezza e dentatura sono molto influenti sul risultato.

Inoltre è importante vedere il materiale con cui è fatto il piano perché quelli realizzati in acciaio o in alluminio di qualità sono più duraturi e consentono di lavorare su materiali anche più impegnativi.

Può essere molto utile scegliere un modello che abbia il pianale con le guide zigrinate per poter mettere le piste e le dime. Una buona macchina deve essere anche molto semplice e quindi non devono occorrere attrezzi particolarmente inusuali per poter regolare la tensione, oppure sostituire il nastro.

Naturalmente una macchina professionale richiederà un certo tipo di controlli, mentre una per hobby probabilmente sfrutterà regolazioni più semplici. è anche molto importante che una macchina destinata ad un’applicazione domestica oppure hobbistica sia a prova di bambino, cioè che sia impossibile avviarla senza supervisione di un adulto. Per esempio deve essere dotata di interruttori combinati, oppure di sistemi di sblocco che richiedono una certa forza e complessità.

L’alimentazione solitamente è quella elettrica e le macchine possono essere a 220 V oppure 380 V. Le prime sono più adatte per uso domestico e amatoriale, le secondeper essere installate all’interno di ambienti lavorativi, perché di solito nelle case non è disponibile la corrente trifase. C’è da dire che queste ultime però garantiscono una potenza nettamente superiore e quindi sono adatte per trattare anche tronchi e legno molto duro e spesso. Inoltre bisogna badare che il motore sia compatibile con lo standard italiano, per quanto riguarda l’ampiezza di tensione e la frequenza, altrimenti si rischia di bruciarlo al primo tentativo.

Regolare la macchina

Prima di accendere la sega bisogna che sia perfettamente regolata ,di conseguenza si deve verificare che il nastro sia sufficientemente teso ma scorrevole, cioè che non tenda a frenare il sistema motore. Queste operazioni vanno fatte con la spina staccata, anche se sono presenti gli interruttori di sicurezza, perché un incidente è sempre possibile, sebbene molto remoto.

Inoltre la sega deve essere fissata al banco e questo a sua volta deve essere perfettamente stabile e affidabile, oltre che robusto. È  infatti estremamente pericolosa la caduta della sega accesa, perché il rischio di portarsi via una mano è molto concreto.

In base allo spessore del legno che devi andare a lavorare scegli la lama più adatta. I valori di solito sono tabulati e sono facilmente reperibili su internet espressi in denti per pollice (TPI). Prima di avviare il tuo progetto ricordati di tracciare le guide direttamente sul pezzo usando una matita morbida, che sarà poi facile da cancellare una volta finite le operazioni.

In generale più è stretta la lama più è possibile fare raggi di curvatura ridotti, ma dovrai stare molto attento perché cresce al tempo stesso il rischio di rottura per torsione. Le lame sottili inoltre si surriscaldano molto di più di quelle più grandi, perché riescono a dissipare peggio il  calore.