Serie A, pagellone 26a giornata: capolavoro Milan. Juve, scudetto in tasca. Crollo Inter
Serie A, pagellone 26a giornata: capolavoro Milan. Juve, scudetto in tasca. Crollo Inter
Definitela pure come un punto di svolta, o addirittura una giornata decisiva, ma sta di fatto che questo 26esimo turno di Serie A, ha aperto diverse argomentazioni. La prima riguarda sicuramente il big match del San Paolo che tra Napoli e Juventus, ha visto trionfare i bianconeri capaci di mettere a ferro e fuoco gli avversari in un match che contava più per l’atavica rivalità che per la classifica in sé. ‘Le mani sull’ottavo scudetto di fila’, è stato questo il titolo della gara del San Paolo. Dall’altra parte però, l’asse Milano-Roma ha catalizzato l’attenzione sulla lotta Champions. Adesso ci sono ben 4 squadre in lotta per un posto nella competizione più importante. La sconfitta dell’Inter, assolutamente bocciata dopo la gara di Cagliari, ha permesso al Milan, promosso a pieni voti dopo la vittoria contro il Sassuolo, di scavalcare i nerazzurri e balzare al terzo posto con la Lazio, vincitrice nel derby contro la Roma e con una gara in meno, pronta a inserirsi al quarto posto. Promosso anche il Torino che a 41 punti sogna il ritorno in Europa League dopo il tris rifilato al malcapitato Chievo. Punti Europa anche per Atalanta e Sampdoria. Male il Bologna che in un vero spareggio per non retrocedere, cade a Udine. Sorride a metà l’Empoli nel pazzo 3-3 col Parma che almeno muove la classifica dei toscani per la lotta salvezza. Vediamo nel dettaglio il pagellone di questo 26esimo turno di Serie A.
Promosse
La Juventus ha le mani sull’ottavo scudetto di fila
In una gara pazzesca che si è sbloccata dopo l’espulsione di Meret, la Juventus riesce a rifilare due gol al Napoli e andare all’intervallo, nello spogliatoio, con due gol di vantaggio. Di Pjanic ed Emre Can i gol della potenziale tranquillità dei bianconeri che però si trovano di fronte un Napoli che non molla e che con il 2-1 di Callejon al 61′ tiene in piedi gli azzurri fino alla fine. Ma non basta, perchè i tre punti del San Paolo consentono alla squadra di Allegri di andare a +16 sui rivali partenopei e mettere praticamente le mani sull’ottavo scudetto di fila.
Resta l’atteggiamento giusto della Juventus che in un campo difficile come Napoli riesce a dimostrare di avere la mentalità giusta per poter affrontare il grande match di stagione: l’Atletico Madrid. Lì, si deciderà tutto, ma per il momento i bianconeri sono promossi per l’incredibile campionato che hanno giocato fino a questo momento.
Il Milan non si ferma più
Non chiamatelo più filotto positivo perchè di questo Milan adesso, c’è davvero da avere paura. L’1-0 contro il Sassuolo rilancia le ambizioni Champions di Gattuso e, se vogliamo, dà conferma della qualità della rosa dei rossoneri capaci di ritornare al terzo posto in Serie A nel girone di ritorno dalla stagione 2012/2013.
Mercato, gioco, aggressività e carattere del proprio tecnico sono i fattori determinanti che hanno portato Piatek e compagni a scavalcare l’Inter e sognare un ritorno in quella competizione dalle grandi orecchie che negli anni passati ha fatto grande il Milan di Berlusconi e Ancelotti. I 48 punti sono un motivo in più per non farsi prendere dall’entusiasmo, ma al contrario, dovranno essere il biglietto da visita per mostrare gli artigli partita dopo partita, fino alla fine.
Lazio: derby e speranza Champions
Vincere il derby vale quasi quanto una stagione intera dicevano in passato i tecnici che si sono susseguiti negli anni sulle panchine di Lazio e Roma. Ma questa frase col passare degli anni ha sempre portato male e allora l’hanno lasciata al caso tutti. Non Di Francesco che dunque si è trovato a perdere 3-0 contro i biancocelesti.
Certo, non è colpa di questo aneddoto se i giallorossi non sono stati in grado di trovare la via del gol, ma sicuramente il merito va dato a una Lazio che Simone Inzaghi ha fatto giocare in maniera impeccabile sfruttando gli strappi di Correa a centrocampo e gli inserimenti dei centrocampisti. I tre punti proiettano anche la Lazio alla lotta per un posto in Champions. I 41 punti attuali non sono attendibili, soprattutto perchè Immobile e compagni hanno una gara da recuperare contro l’Udinese e in caso di vittoria aggancerebbero proprio la Roma a 44.
La grande bellezza del Torino
Come da previsione, i tre punti contro il Chievo sono arrivati. Il 3-0 sui clivensi fanalino di coda e sempre più diretti alla retrocessione in B, hanno portato il Torino a sognare davvero un posto in Europa League.
in foto: Le votazioni finali di Torino– Chievo (Sofascore)
Un sogno che può diventare realtà perchè Mazzarri ha avuto il merito di creare un giocattolo perfetto che vede nel centrocampo folto e muscolare, con Meitè e Rincon con Ansaldi e Ola Aina sulle fasce, gli interpreti perfetti di un 3-5-2 che davanti ora, oltre ai gol di Belotti, ha trovato anche quelli di Zaza che doveva essere il valore aggiunto in stagione ma che invece si è perso un po’ per strada. Sta di fatto che comunque i 41 punti al pari della Lazio e dell’Atalanta, meritano una promozione strameritata per una squadra che non sembra avere punti deboli.
Atalanta e Samp, vittorie dal sapore europeo
Le vittorie contro Fiorentina (3-1) e Spal al ‘Mazza’ di Ferrara, incoronano in questa folle giornata di Serie A, una coppia, quella formata da Atalanta e Sampdoria, davvero formidabile. I bergamaschi replicano al pari in Coppa Italia battendo la viola in un vero spareggio europeo guadagnandosi 41 punti in classifica al pari di Lazio, Roma e Torino.
Il gioco fluido, la solita intensità dei ragazzi di Gasperini e il valore degli interpreti hanno avuto la meglio sulla squadra di Pioli che avrebbe voluto sicuramente vincere a un anno dalla scomparsa di capitan Astori. Ci sarà modo per rifarsi e ricordarlo con una vittoria, ma nel frattempo nella mente di questo turno di Serie A, resta l’ennesima doppietta di Quagliarella che porta i blucerchiati a quota 39 pronti al balzo europeo.
Rimandate
Empoli: un punto show per la salvezza. Ma che fatica
Una partita infinita, di grande fascino caratterizzata dalla voglia delle due squadre di conquistare punti importanti per restare sereni in vista della fine della stagione. Ma se da una parte il Parma può dirsi già tranquillo di essere riuscito a conquistarsi la permanenza in Serie A soprattutto con i punti guadagnati all’andata, dall’altra l’Empoli prende come oro colato il 3-3 del Castellani che vuol dire muovere la classifica e soprattutto approfittare del ko del Bologna contro l’Udinese per allungare, almeno un pochino sui rossoblù.
Un autogol di Bruno Alves nel finale ha consentito ai ragazzi di Iachini di balzare a +4 sulla squadra di Mihajlovic e blindare ulteriormente il quartultimo posto che vuole dire salvezza. Da recriminare per i toscani solo la gestione della gara che sarebbe potuta anche finire diversamente, magari con tre punti, se solo avessero saputo blindare al meglio un giocatore come Gervinho che quest’anno ha fatto le fortune dei crociati.
Bocciate
Crollo Inter, Champions a rischio
E’ stata l’Inter a riaprire la lotta Champions e a lasciare il terzo posto. Già, perchè se inizialmente in tante si giocavano le loro chance europee provando a conquistare la quarta posizione, ora i nerazzurri hanno gentilmente aperto la porta anche alla terza posizione. Il 2-1 subito a Cagliari preoccupa Spalletti che nonostante senza Icardi è riuscito comunque a trovare i gol di Lautaro Martinez, deve fare in conti con una squadra che a centrocampo fa ancora fatica a trovare gli equilibri giusti.
Troppe ammonizioni tra Brozovic e Vecino, Nainggolan spesso troppo altalenante tra le cause di un mancato filtro per l’attacco che vede in Perisic e Politano, con Keita e Candreva gregari, elementi troppo distanti dalla forma migliore vista negli anni precedenti. Alla Pinetina, il faccia a faccia del day after del Sant’Elia dovrà servire per trasformare questa delusione in rabbia agonistica giusta per riprendersi ciò che è stato suo per più della metà del campionato.
Il Bologna perde un match ball salvezza
Saputo pensava che con Mihajlovic le cose potessero cambiare drasticamente. Ma non era semplice e si sapeva. Ma contro l’Udinese il Bologna era chiamato a fare molto di più di quanto dimostrato alla Dacia Arena. La sconfitta per 2-1, oltre ad allontanare la squadra di Nicola dal terzultimo posto, tiene lontano dalla salvezza che i rossoblù che a -4 dall’Empoli, ora temono davvero una caduta.
in foto: I numeri statistici di Udinese–Bologna (LegaSerieA)
Troppa poco cattiveria e forse anche un pizzico di ingenuità tra le cause di un ko che può costare carissimo agli emiliani. Il solo Palacio è riuscito a capitalizzare al meglio l’unica occasione capitata sui suoi piedi ma quando vai fuori casa e devi giocarti punti pesanti come se fossi al Dall’Ara, allora non puoi concedere rigori superficiali come quello sul fallo di Poli. Bisogna lavorare ancora di più per trasmettere a questo Bologna il carisma del suo nuovo allenatore.
Fonte: Serie A, pagellone 26a giornata: capolavoro Milan. Juve, scudetto in tasca. Crollo Inter