Volo cancellato: procedure, rimborsi e diritti del passeggero
La cancellazione del volo è un’eventuale pessima e che scombina i piani, siano essi di carattere turistico, professionale, ricreativo etc. Come difendersi? Cosa fare in caso di volo cancellato? Lo spieghiamo in questa guida.
Faremo una panoramica sui diritti del passeggero, presenteremo le azioni da mettere in pratica fin da subito e la corretta procedura da seguire per richiedere il rimborso alla compagnia aerea.
Cosa fare in caso di volo cancellato
Quando il volo viene cancellato è bene agire tempestivamente. Ecco alcune azioni da intraprendere nell’immediato.
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Chiedere informazioni alla compagnia aerea. In questa primissima fase, è bene recarsi al banco assistenza o contattare il servizio clienti per conoscere le cause della cancellazione, le opzioni di fruizione di altri voli e le eventuali soluzioni alternative.
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Conservare documentazione e ricevute. Si tratta di conservare la conferma scritta della cancellazione (email, SMS o comunicazione cartacea) e le ricevute di eventuali spese extra (pasti, trasporti, alloggio) sostenute a causa del disservizio. Torneranno utili nelle fasi successive.
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Documentare la situazione. E’ utile, inoltre, foto dei tabelloni con la cancellazione, annotare orari e dichiarazioni dei rappresentanti della compagnia aerea. Registrare tutti i dettagli utili per eventuali reclami o richieste è il primo passo per ottenere rimborsi.
I diritti del passeggero
Subito dopo aver intrapreso queste azioni immediate, è bene iniziare a gestire l’inconveniente in modo più approfondito e attento. Il primo passo è maturare una certa consapevolezza sui propri diritti, verificando che non siano stati in qualche modo violati. La norma di riferimento è il Regolamento CE 261/2004. Ecco i principali diritti che disciplina.
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Rimborso. Il passeggero ha diritto alla restituzione del costo del biglietto se decide di non accettare un volo alternativo offerto dalla compagnia aerea. Il rimborso deve essere effettuato entro 7 giorni e può includere anche eventuali tratte non utilizzate di un biglietto combinato, se la cancellazione rende inutile il viaggio originario.
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Riprotezione. La compagnia deve offrire un volo alternativo verso la destinazione finale, il prima possibile o in una data successiva di preferenza del passeggero, a seconda delle disponibilità. Questo comprende assistenza durante l’attesa, come pasti, bevande, pernottamento e trasporto tra l’aeroporto e l’alloggio, se necessario.
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Compensazione pecuniaria. I passeggeri possono ricevere un indennizzo monetario per il disagio subito. Gli importi variano in base alla distanza del volo, indipendentemente dal costo del biglietto, e sono versati come risarcimento per il disservizio subito. La compensazione, per inciso, garantisce indennizzi nell’ordine delle centinaia di euro (si va da 250 a 600 euro, in genere).
Compensazione pecuniaria: come ottenerla
La compensazione pecuniaria è certamente la prospettiva più allettante. Tuttavia, spetta solo in alcuni casi specifici.
Preavviso insufficiente. La compagnia aerea deve aver comunicato la cancellazione con meno di 14 giorni di anticipo rispetto alla data del volo. In caso di comunicazione tardiva, il passeggero ha diritto alla compensazione salvo che la compagnia dimostri cause straordinarie.
Assenza di circostanze straordinarie. La cancellazione non deve essere causata da eventi fuori dal controllo della compagnia, come condizioni meteorologiche avverse, instabilità politica o problemi di sicurezza. In questi casi, la compagnia non è obbligata a fornire il risarcimento.
Inoltre della documentazione necessaria. Per avanzare una richiesta, è indispensabile fornire la conferma del biglietto, la notifica di cancellazione (email, SMS, ecc.) e le ricevute di eventuali spese extra sostenute, come pasti o pernottamenti.
Svolgimento della corretta procedura. Ovvero: invio di un reclamo formale al servizio clienti della compagnia aerea, preferibilmente tramite modulo online o raccomandata A/R, entro i termini stabiliti dalla normativa (di solito 2 anni).
Ovviamente, anche qualora se ne avesse diritto, può capitare che la compagnia aerea rifiuti non solo la compensazione ma anche il semplice rimborso.
Cosa fare in questo caso? Il primo istinto è di citare in giudizio la compagnia. Una soluzione possibile, e a volte risolutiva, ma dispendiosa in quanto a tempo e denaro.
Meglio prevenire, dunque. Il miglior modo per farlo è affidarsi fin da subito a degli specialisti che possano seguire la pratica fin dai suoi albori, fin dal primo contatto con la compagnia. In questo modo, si è certi di seguire la procedura corretta e si rimuovono quegli appigli che la compagnia utilizza per rifiutare i rimborsi. Specialisti come il team di Rimborsiamo, società che si pone dalla parte dei consumatori, ne difende i diritti e ne cura gli interessi.